Gambero o strega?

Se potessi farmi una sola domanda riguardante la mia esperienza, cosa mi chiederesti?

Di primo acchito, senza pensarci troppo, qual è la prima domanda che ti verrebbe in mente?

I quesiti che mi vengono posti sono parecchi e senza alcun dubbio svariati.

Vi assicuro però che non manca mai la fatidica domanda: «Roby, ma cosa mangi in Zambia?»

Che dire, è più forte di noi. Il cibo rimarrà sempre una delle nostre prime preoccupazioni.

Nonostante l’incipit, non sto per parlarvi della cultura culinaria dello Zambia. Sarebbe troppo scontato e monotono.

Sto però per introdurvi un particolare tipo di pesce che ho recentemente mangiato qui in Zambia, dietro il quale si cela una storia che, se da una parte ho trovato inquietante, dall’altra mi ha lasciata letteralmente affascinata.

Il mistero del crayfish

Il crayfish è un crostaceo di acqua dolce. Una sorta di piccola aragosta.

Questo tipo di gambero non è una specie indigena in Africa. In Zambia, viene portato per la prima volta per l’acquacoltura nel 1992.

Pensate che, ad oggi, si parla quasi di invasione.

Il crayfish abbonda ora nei sistemi fluviali di Kafue e Zambezi. La sua eccessiva espansione viene giustificata dicendo che i gamberi potrebbero essere fuggiti durante gli eventi alluvionali. In realtà la loro rapida diffusione nella regione fa pensare che siano state fatte anche numerose introduzioni deliberate nelle acque naturali.

Ma arriviamo ora alla curiosità…

Abbiamo detto che le acque dei fiumi abbondano di questo gambero. Di conseguenza, come potrete ben immaginare, lo si può trovare a prezzi più che ragionevoli.

Dove sta quindi la fregatura?

Sta nel fatto che non esiste un mercato locale per questo gambero. I locali non lo consumano.

Vi state chiedendo il motivo? Stregoneria.

Come vi ho precedentemente anticipato, non è una specie di gambero indigeno, ma bensì è stato introdotto dall’uomo poco meno di una trentina di anni fa.

Prima non c’era mai stato. Non aveva mai fatto parte di questo habitat.

Possiamo quindi cercare di comprendere i locali che, alla vista di questi gamberi, reagiscono inizialmente con paura.

Pensate che i pescatori artigianali a volte, quando catturano questi gamberi, abbandonano le loro reti. Questo ha senz’altro ripercussioni negative sul pescato e conseguenti perdite economiche.

In una specifica zona, i pescatori hanno addirittura chiesto al governo di rimuovere i gamberi dal fiume.